Tra realtà e verità c’è di mezzo il nulla, la terra delle supposizioni il mare dei pressapoco. Ognuno è custode della sua verità, la realtà può essere ben diversa. Bisogna sempre considerare il quadro d’insieme ed avere l’umiltà di confrontarsi .
La realtà è oggettiva, e la sua interpretazione è soggettiva. Quindi la verità è soggettiva. Ho sempre cercato di analizzare i fatti da vari punti di vista, cercando di cogliere le sfumature delle prospettive, prima di poter stabilire la certezza della mia opinione, che resta pur sempre una visione personale. Oggi le prospettive sono aumentate, perché sono aumentate le realtà che vogliono farci credere. Non riesco ad immaginare un’unica verità, ma è giusto che sia così, è la base delle diverse opinioni che fanno del confronto l’unico modo, l’unica maniera possibile di crescita di ogni individuo. Il fatto è che ognuno di noi vede il mondo con i propri occhi e se ne fa un’idea. Idea nata seguendo le logiche delle proprie convinzioni, delle proprie credenze, delle proprie teorie del secondo me. Ognuno di noi cerca nella propria visione la verità. Ma la verità è puramente soggettiva. Se questa egoistica verità accomuna più individui, e viene da essi condivisa si ha l’impressione di far parte della verità assoluta, ma è pur sempre la manifestazione di una soggettività ampliata. La verità è pur sempre soggettiva, perché se , nel nostro caso, altri individui, manifestassero una condivisione di un’altra soggettiva verità, quindi diversa dalla precedente, pur essendo una verità condivisa, non sarebbe l’assoluta verità, ma solo “un’altra assoluta verità”, anche se ai loro occhi lo è. Ed è per questo che sono nate le religioni, ed è per questo che sono nate le rivoluzioni. La persuasione non è altro che la tecnica usata da alcuni per convincere altri della propria verità. Ognuno poi, in base alla propria storia, al proprio percorso, sceglie in cosa credere. Ed è la libertà di scegliere il fondamento della libertà di un individuo. Cerchiamo di non rimanere fermi nelle nostre convinzioni, ma apriamoci al dialogo, cerchiamo di guardare le cose, ed i fatti anche dalla prospettiva del nostro vicino, perché il confine che ci divide, pur essendo limite di separazione, è pur sempre limite in comune. Cerchiamo di valutare sempre le ragioni degli altri, senza voler a tutti i costi imporre le nostre. E’ qui che si fonda la base per la crescita di ogni individuo.
La realtà esiste solo per chi l’ha vissuta. Solo chi ha visto con i propri sensi l’accadere delle cose, può essere in grado di interpretarla. Tutti gli altri devono sottostare ad uno storytelling, che a volte può risultare anche molto affascinante, ma il concetto di base è che non possiamo sparare e sentenziare verità se non abbiamo mai vissuto veramente i fatti. A meno che non riconosciamo che è solo una nostra interpretazione, ma questo non ne fa un dogma. Per conoscere la realtà dei fatti li avremmo dovuti vivere noi in prima persona. Quindi smettetela di scrivere verità e cercate di rispettare le opinioni altrui. Tu che scrivi su quel giornale, chi credi di voler essere con la tua verità. Devi convincerti che è solo la tua opinione, quindi non ergerti a profeta, cerca solo di fare il tuo mestiere, per il quale sei pagato anche con finanziamenti dello Stato (quindi anche con i soldi miei). Scendi dal piedistallo e racconta i fatti, le opinioni hanno le ali che ognuno è libero di metterci.